Dr Daniele Moretti
Questa innovativa terapia meccanica si basa sull’utilizzo di onde sonore che creano vibrazione e arrivano a 6 cm di profondità. Grazie a tanti studi scientifici e a sperimentazioni cliniche possiamo definire la terapia a vibrazione efficace in diverse casistiche cliniche, quindi utile per trattare molteplici patologie in ambito neurologico, ortopedico e per la terapia del dolore. Le onde sonore della terapia a vibrazione interagiscono con i vari piani tissutali, incrementando il metabolismo locale, favorendo il movimento fluidico-linfatico e ottenendo l’omeostasi del tessuto stesso.
I campi di applicazione più frequenti di questa metodica riguardano il trattamento di:
• malattie croniche dei muscoli, dei tendini e delle articolazioni come l’artrosi, il gomito del tennista, la mialgia e gli speroni [1];
• in neuroriabilitazione per spasmi, sindromi di Parkinson, disturbi vocali o di deglutizione [2];
• nella terapia del dolore;
• nella sindrome da arto fantasma, ipertoni da spasticità cerebrale, problemi muscolari e articolari e dei trigger points oltre che a migliorare la sensibilità [3];
• nelle sindromi fibromialgiche [1].
Il trattamento attiva e rilassa nello stesso tempo; infatti le onde vibratorie continue stimolano la circolazione sanguigna e linfatica e regolano la tensione muscolare, stimolando i tessuti in profondità; già dopo 5 minuti di terapia a vibrazione è possibile riscontrare variazioni tensionali del tessuto trattato [4]. Vediamo nel dettaglio quattro casi di pazienti da me trattati con la terapia a vibrazione associata a tecniche manuali.
BIBLIOGRAFIA
- Staud R, Robinson ME, Goldman CT, Price DD. Attenuation of experimental pain by vibro-tactile stimulation in patients with chronic local or widespread musculoskeletal pain. Eur J Pain 2011Sep;15(8):836-42.
- King LK, Almeida QJ, Ahonen H. Short-term effects of vibration therapy on motor impairments in Parkinson’s disease. NeurRehabilitation 2009;25:297-306.
- Celletti C, Camerota F. Preliminary evidence of focal vibration effects on spasticity due to cerebral palsy in a small sample of italian children. Clin Ter 2011;162(5):125-8. 4. 4. 4. Kamada K, Shimodozono M, Hamada H, Kawahira K. Effects of 5 minutes of neck-muscle vibration immediately before occupational therapy on unilateral spatial neglect. Disability and Rehabilitation 2011;33:2322-8
CASI 1
Paziente giovane con importante cicatrice post-chirurgica a livello tibiale post-traumatica mai trattata nè con strumenti fisioterapici nè con fisioterapia. Grazie a 5 trattamenti con la terapia a vibrazione seguiti da tecniche manuali ho riscontrato:
• aumento della sensibilità;
• aumento della circolazione sanguigna nel tessuto cicatriziale;
• distensione tissutale da aderenze;
• aumento dell’elasticità.
Il paziente riferisce un aumento di mobilità della gamba, una migliore qualità di scorrimento tissutale e un incremento di sensibilità nell’area trattata ed è quindi soddisfatto del risultato.
CASO 2
Paziente anziano con rizoartrosi bilaterale, già sottoposto a diverse terapie fisiche ma con scarso successo. In questo caso ho eseguito 8 sedute utilizzando solo la terapia a vibrazione e, avendo deciso di trattare sia l’articolazione radio-carpica sia le due filiere carpali, il risultato è stato importante. Insieme al paziente sono stati rilevati:
• riduzione dell’edema locale;
• incremento della mobilità dell’articolazione trapezio-metacarpale;
• riduzione del dolore.
Ho consigliato al paziente di ripetere il ciclo con la terapia a vibrazione dopo un mese e mezzo e utilizzare un tutore di stabilizzazione-riposo funzionale. La terapia a vibrazione è facile da utilizzare e molto funzionale tanto da poter essere utilizzata anche dal paziente al proprio domicilio. Quest’ultimo può infatti in autonomia impostare dei trattamenti. Personalmente ritengo utile associare, in diverse situazioni cliniche, sia la fisioterapia sia l’utilizzo della terapia a vibrazione, perché cosi facendo è più facile ottenere il massimo recupero possibile.
CASO 3
Paziente sportivo si sottopone per decontratturare i trapezi in spasmo. Ho utilizzato il macchinario a onde vibratorie meccaniche con la Testina Magnetica specifica per masse muscolari importanti. In questo caso ho consigliato al paziente di fermare l’allenamento muscolare per 10 giorni in modo tale da poter trattare le catene muscolari posteriori in scarico. Ho eseguito 5 sedute di 8 minuti con macchinario ad onde vibratorie associato al trattamento dei trigger points dei muscoli interessati. Il paziente ha riferito:
• aumento della elasticità
• riduzione del dolore
• riduzione della contrattura dei trapezio-metacarpale
• aumento della sensibilità
CASO 4
Paziente con epicondilite cronica. In precedenza la paziente si era sottoposta ad altre terapie ma con scarso successo. In questo caso ho eseguito 6 trattamenti con il macchinario per la terapia a vibrazione ma senza abbinare fisioterapia classica o massaggio. La frequenza della terapia è stata un trattamento ogni due giorni. La paziente inizialmente non ha riferito un gran beneficio ma solo a distanza di 3 giorni dall’ultima terapia eseguita mi ha riferito un miglioramento sia nella dolorabilità sia nella funzionalità della mano.